Assicurazioni: Profitti da Capogiro e Controlli IVASS al Minimo Storico
Il mondo delle assicurazioni è in fermento: mentre le compagnie assicurative fanno registrare profitti da record, l’IVASS, l’autorità preposta alla vigilanza, sembra girarsi dall’altra parte. I dati parlano chiaro: nel 2023 le imprese assicuratrici hanno raggiunto un utile di esercizio pari a 8 miliardi di euro, un impressionante +249% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, le sanzioni comminate dall’IVASS sono precipitate, facendo sorgere interrogativi inquietanti sulla protezione dei consumatori.
Secondo Assoutenti, l’attività sanzionatoria dell’IVASS ha subito un crollo vertiginoso. Solo 130 provvedimenti sono stati trattati nel 2023, contro i 245 dell’anno precedente. Di questi, appena 56 sono stati sanzioni pecuniarie, per un totale di 7 milioni di euro, un misero 0,087% degli utili delle compagnie. È evidente che qualcosa non torna: come possono le compagnie continuare a crescere in maniera così spropositata senza che ci sia un adeguato controllo?
Il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso, non usa mezzi termini: “Le imprese assicuratrici sono sempre più ricche e sempre meno multate. Il calo dei provvedimenti non è segno di una maggiore correttezza, ma di un aumento delle clausole vessatorie e delle pratiche scorrette. Dall’obbligo di far riparare le vetture incidentate presso le carrozzerie indicate dalle imprese alle perizie sui danni realizzate tramite Intelligenza Artificiale, le compagnie mirano solo ad aumentare i propri profitti a discapito degli assicurati”.
La situazione è allarmante e richiede un intervento deciso. Con l’avvio delle discussioni in tema di assicurazioni al tavolo della Commissione allerta rapida prezzi, Assoutenti chiede al Governo di prendere una posizione forte. Chi tutela realmente i consumatori dagli illeciti assicurativi se l’IVASS sembra essersi addormentata?
È ora di alzare la voce e pretendere che le autorità di controllo facciano il loro lavoro, garantendo che le compagnie assicurative non possano più approfittare della loro posizione dominante per riempirsi le tasche, lasciando i consumatori privi di tutele. La battaglia è aperta e riguarda tutti noi.